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JURANDVOR I KOMPLEKS OPATIJE SV. LUCIJE

Mar-21-2010

IL COMPLESSO DELL’ABBAZIA DI SANTA LUCIA

IL COMPLESSO DELL’ABBAZIA DI SANTA LUCIA

“In una pittoresca contrada, al margine della fertile pianura di Baška, vicino all’odierno paese di Jurandvor si estende una zona di territorio dove la bora non soffia tanto violente e dove dalle pendici di un erto monte sgorgano fonti di acqua viva. Da tempi immemorabili la gente ha scelto questo posto per luogo di dimora.” (B. Fučić)

Già in epoca romana, durante il 4. secolo, nell’area del complesso dell’abbazia di Santa Lucia fu costruita una villa rustica – economia agricola della tarda antica que comprendeva un edificio abitazionale ed alcuni fabbricati agricoli. Nella parte sud-orientale di questo edificio di villeggiatura, fu costruita nel 6. secolo una piccola chiesa paleocristiana. Successivamente, tutto il complesso fu bruciato ed abbandonato.

Nel 10. secolo, accanto alla chiesa rinnovata, fu formato il cimitero, e nel 11. secolo qui si sono stati stabiliti i monaci glagoliti, discepoli e seguaci degli “apostoli degli slavi”, i santi fratelli Cirilo e Metodio. Questi monaci celebravano la liturgia e le orazioni monastiche nella lingua paleoslava, servendosi di testi scriti in carateri glagolitici, l’alfabeto slavo. Nel 12. secolo, i monaci dell’abbazia di Santa Lucia assunsero la regola monastica si San Benedetto. In tal modo essi divennero posteriormente Benedettini, pur rimanendo glagoliti.

Entro le rovine della villa antica romana, i monaci costruirono alcuni irregolari e modesti edifici, condensati attorno un cortile centrale chiuso interamente in quadrilatero murato. La nuova, odierna chiesa di Santa Lucia fu costruita probabilmente a cavaliere di 11. a 12. secolo, in stile del primo periodo romanico, a una sola navata.

Nel 14. secolo la chiesa fu interamente rinnovata, nel mezzo della facciata fu aggiunto il campanile, su quale si vede la scacchiera – il stemma nazionale croato. La campana, che si ancora trova nel campanile, fu fusa nel 1378 nel laboratorio di mastro Manfredini. Sotto gli angoli del cornicione sul campanile ci sono quattro i rilievi con le figure simboliche degli quattro evangelisti: il toro – San Luca, l’angelo – San Matteo, il leone – San Marco e l’aquila – San Giovanni.

Frangipani, i principi di Krk (Veglia), hanno ordinato nel secolo XIV da rinomato pittore Paolo Veneziano il polittico di Santa Lucia per l’altar maggiore dell chiesa. Questo polittico ligneo dall’epoca gotica, che ricorda un’iconostasi bizantina, viene considerato uno delle preziosità artistiche più importanti sull’isola di Krk.

Accanto al parte meridionale della chiesa, nel 1498 fu aggiunta la cappella della Madonna del Rosario.

Verso la metà del XV secolo i benedettini abbandonarono l’abbazia di Santa Lucia, la quale andó successivamente in completa decadenza.

L’odierno coplesso di Santa Lucia formano:

-          la chiesa di Santa Lucia con la cappella della Madonna del Rosario

-          ricostruito l’edificio abitazionale del convento

-          il parco archeologico (i resti della villa romana e del convento).